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[ 22.10.2015 ] - DOMENICA 8 NOVEMBRE - 5° Lago di Garda mon amour – periplo del Garda alla scoperta delle sue bellezze
Quest’anno per il quinto giro del lago di Garda, classica manifestazione che chiude la stagione, per
[ 21.10.2015 ] - ULMIMA ORA : è mancato l'amico Franco Civini
Poche righe non possono lenire la tristezza nell'apprendere che l'amico del Benaco Auto Classiche FR
[ 15.09.2015 ] - OETZI THE ICEMAN - visita a Bolzano al museo con la Mummia di Similaum con le nostre auto storiche
DOMENICA 18 OTTOBRE con partenza dal Lungolago Roma di Bardolino, tradizionale ritrovo per un caffè
FORUM & CLACSON

2013


[ 01.09.2013 ] - VIDEO

ASPETTANDO LE MILLE MIGLIA 2015

CON LE DAMES DU LAC AU VOLANT

https://youtu.be/gkxjZUIgzSw

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SETTIMANA MOTORISTICA BRESCIANA A BARDOLINO 15 SETTEMBRE 20

13

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MG TC anno 1946 Presentazione di Roberto Spiritelli

https://youtu.be/xtnMAR68F2k

 MG TC by Spiritelli

 

2012


[ 17.10.2012 ] - CLACSON - l'avvisatore grafico di Benaco Auto Classiche

Il Clacson avvisatore grafico di Benaco Auto Classiche

 

Qui potete trovare l'archivio delle edizioni del "IL CLACSON" :

 

Edizione n° 25 anno 2015

 

Edizione n° 24 anno 2015

 

Edizione n° 23 anno 2015

 

Edizione n° 22 anno 2014 - Speciale Garda Classic Car Show

 

Edizione n° 21 anno 2014

 

Edizione n° 20 anno 2014

 

Edizione n° 19 anno 2014

 

Edizione n° 18 anno 2013 

 

Edizione speciale Défilé di Legnago 17 2013

 

edizione n° 17 Anno 2013

 

edizione n° 16 Anno  2013 

 

edizione n° 15 Anno 2012

  

edizione n° 14 Anno 2012 

 

rassegna stampa allegata al n° 14 de Il Clacson

 

edizione n° 13 Anno 2012

 

edizione n° 12 Anno 2012

 

edizione n° 11 Anno 2011

 

edizione n° 10 anno 2011

 

edizione n° 9 anno 2011

 

edizione n° 8 anno 2011

 

edizione n° 7 anno 2010

 

edizione n° 6 anno 2010

 

edizione n° 5 anno 2010

 

edizione n° 4 anno 2010

 

Edizione n° 3 Anno 2009

 

Edizione n° 2 Anno 2009 

 

Edizione n° 1 Anno 2009 

 

 

2011


[ 28.02.2011 ] - I nuovissimi foulards in pura seta Italiana 100% in esclusiva per i nostri soci

nuovi foulard a disposizione dei soci in seta putissima italiana

 

2010


[ 31.05.2010 ] - il meteo a bardolino

2007


[ 16.10.2007 ] - RALLY 2 VALLI in Verona ha visto la partecipazione della X19 di Fiorentini. a botta calda ecco il primo messaggio arrivato in sede
Tramite il vostro forum volevo ringraziare il vostro "Socio" Mauro Fiorentini per avermi dato la possibilità di essere al suo fianco al recente Rally Due Valli.Anche se non è andata come speravamo sono convinto che il 2008 sarà l'anno buono per lui e per la sua meravigliosa X 1/9, sperando che il buon Fabio il prossimo anno disputi qualche gara in più con le super 1600...in modo di aver nuovamente la possibilità di sedermi al fianco di un grande pilota come Mauro...GRAZIE ANCORA. Cristiano.

( ringraziamo Cristiano per la testimonianza e facciamo il nostro più "gasato" in bocca al lupo al MITICO equipaggio !! )

2006


[ 30.01.2006 ] - Cosa significa Regolarità e Navigatore ? ciao Daniele

Ciao Daniele,
per rispondere alla tua cortese domanda ti invito a leggere l'articolo qui sotto tratto dal sito ufficiale delle 1000 MIGLIA
Ti invito inoltre ad iscriverti al primo corso che terremo come BENACO AUTO CLASSICHE il 19 marzo a BARDOLINO. 
TI ASPETTIAMO !!!
 
" La domanda che i più si pongono è più o meno la seguente: se non vince chi è più veloce, come si vince una Mille Miglia? Per dare una risposta completa a questo quesito pubblichiamo una sorta di introduzione ai regolamenti delle gare di regolarità.
Un'avvertenza: la media da un controllo orario all'altro, imposta dal C.S.A.I., è di 48 km/h. Ai piloti "da casello a casello" questo dato può anche apparire lento e di scarso riscontro sportivo. Tutt'altro: tenendo conto che (tranne le Prove di Abilità) tutto il percorso è aperto al traffico, il tempo perduto per l'attraversamento dei numerosi centri storici, le soste per i rifornimenti, i rabbocchi e la manutenzione (non si dimentichi che l'auto più recente in corsa ha più di quarant'anni), la media oraria da rispettare si può tranquillamente definire più che "sportiva".
L'importante è non fermarsi mai o, comunque, il meno possibile. Per quanto banale possa sembrare, il consiglio più importante che si possa dare, a chi vuole prendere parte ad una gara di regolarità, è di essere il più regolari possibile.
Il principio basilare che differenzia le gare di regolarità da quelle di velocità è molto semplice: dato un percorso lo si deve compiere in un tempo prestabilito e non nel minor tempo possibile: l'arrivare sul traguardo in ritardo o in anticipo non comporta nessuna differenza, in entrambi i casi si viene penalizzati.
I momenti di una gara di regolarità sono normalmente tre: Controllo Orario, che nella terminologia automobilistica si riduce a "C.O.", Controllo a Timbro, detto ovviamente "C.T." e Prova di Abilità, che anche noi chiameremo "P.A.". Per renderne più facile la comprensione useremo un esempio pratico, un settore (cioè una porzione di tappa) della Mille Miglia, da Siena a Modena (vedi "tabella di marcia")
Il “radar” o “road book”, come viene chiamato l’insieme delle note che raccolgono tragitto, tempi e distanze da percorrere, prevede un C.O. a Siena ed il C.O. successivo a Modena. Al C.O. di Modena, dice il radar, si deve transitare 5h 14’58” (cinque ore, quattordici minuti primi e cinquantotto secondi) dopo l’ora di passaggio al C.O. di Siena, con una percorrenza di duecentotrentadue chilometri. Il percorso, nella miglior tradizione della Mille Miglia, comporta l’attraversamento delle città di Siena e Firenze, dei passi della Futa e della Raticosa, e quindi di Bologna.
Come accertarsi che nessuno dei concorrenti, per guadagnare tempo, eviti tratti del percorso? Semplice, istituendo dei C.T. nei punti di passaggio obbligato: in questo caso in Piazza del Campo a Siena, davanti al Duomo a Firenze e sotto le Torri a Bologna. Evidente che l'attraversamento dei centri storici comporti grandi perdite di tempo, soprattutto perché, in questi casi, è d'obbligo il rispetto del Codice della Strada. Usciti dai centri abitati, su strade poco trafficate o chiuse al traffico, ai piloti viene data l'occasione di pulire le candele con qualche bella "sgasata" e di dare prova della loro abilità tramite le P.A.
In questo settore, Siena/Modena, ce ne sono tre. La prima sul passo della Futa, la seconda in località Selva, tra i due passi, e la terza al passo della Raticosa. In cosa consiste una P.A.? Consiste in un tratto di strada, in genere di alcuni chilometri, da compiere anche in questo caso in un tempo determinato. Al contrario dei C.O., dove all'equipaggio viene indicata un'ora precisa di passaggio, l'ingresso nelle P.A. è libero. In pratica le cose si svolgono in questo modo: i cronometristi sincronizzano due cronometri collegati rispettivamente a due pressostati (tubi di gomma posti sulla linea di partenza o di arrivo che fanno scattare il cronometro quando vengono premuti dalle ruote anteriori di un veicolo), posizionandoli poi all'ingresso e all'uscita della P.A. Al transito della vettura in gara le stampanti collegate ai cronometri registrano fedelmente il tempo dei passaggi e gli eventuali anticipi o ritardi. Per ogni centesimo di secondo di differenza sul tempo imposto viene assegnata una penalità.
Da sottolineare che i campioni effettuano spesso dei "netti", cioè dei passaggi perfetti al centesimo di secondo, rimanendo comunque nell'ambito di un decimo come errore massimo. I buoni piloti sono quelli che commettono errori contenuti nei due decimi (venti centesimi). Se desiderate verificare procuratevi un cronometro, un amico pure lui dotato di cronometro, tracciate due righe per terra a distanza di cento metri l'una dall'altra e cercate di percorrere la distanza in un tempo, a vostra scelta, tra i venti e i trenta secondi. Attenzione: assolutamente proibito il cosiddetto "blocco della ruota", cioè il completo arresto della vettura, altrimenti scatta una pesante penalizzazione.
Il regolamento prevede appunto, sia per le P.A. che per i C.O., la proibizione di arrestarsi nei cento metri antecedenti la linea d'arrivo, nonché nei cinquanta metri seguenti. I cento metri sono segnalati da un cartello giallo, il traguardo da un cartello rosso e i cinquanta metri da un cartello di colore beige. I motivi di queste disposizioni sono semplici: nel caso un concorrente riuscisse ad arrivare sul traguardo in anticipo sul tempo di passaggio, gli sarebbe sufficiente posizionare le ruote anteriori ad un millimetro dal pressostato ed attendere il momento nel quale transitare con la massima precisione. Non potendo fermarsi, al contrario, l'operazione risulta estremamente più difficile e complicata. Questo comporta che lo spazio nei pressi del pressostato sia sempre sgombro; da qui la seconda disposizione che indica in cinquanta metri la distanza minima alla quale potersi arrestare.
Torniamo quindi al nostro esempio pratico; provenendo da Firenze i concorrenti della Mille Miglia trovano la prima P.A. sulla salita della Futa, alcune centinaia di metri dopo la scultura che ricorda il vincitore di quattro Mille Miglia, Clemente Biondetti. In sette minuti e quarantotto secondi vanno percorsi sei chilometri e mezzo. Questo tempo, così come quello delle altre P.A., non deve essere né sommato né detratto dal tempo di percorrenza del settore, essendone parte integrante, sia come percorrenza che come tempi. Dopo la Futa arrivano le due prove della Raticosa, distinte da una particolarità: sono due P.A. unite, in gergo una "start/stop". Significa che la linea d'arrivo della prima prova costituisce anche la linea di partenza della seconda. Questo per rendere la vita più difficile ai navigatori che devono usare un cronometro per ogni prova (questa è doppia, ma sul percorso se ne incontrano anche di triple o di quadruple). Qui si capisce perché nella Regolarità il navigatore conta, a differenza delle altre specialità, almeno quanto il pilota. Il navigatore, infatti, deve saper far scattare il cronometro esattamente nel momento in cui la ruota passa sul pressostato e, contemporaneamente deve leggere, scandendoli con voce alta e sicura, con cadenza perfetta, i secondi al pilota, il quale deve piombare sulla fatidica linea senza sbagliare neppure di un centesimo di secondo. Superate le due prove i concorrenti scendono verso Bologna per effettuare il C.T. e quindi, lungo la Via Emilia, procedendo verso Modena. A questo punto della gara il problema è il seguente: riuscire ad arrivare al C.O. con qualche secondo di anticipo per poter effettuare la sincronizzazione degli orologi.
Che altra diavoleria è mai questa, si chiederanno i neofiti? Che bisogno c'è di controllare se il proprio orologio indica lo stesso tempo rispetto a quello dei cronometristi ufficiali?
Logico, se si pensa che i cronometristi, di regione in regione, per convenzione, si sincronizzano con il segnale orario Rai, il che comporta, tra un C.O. e l'altro, se non gestiti dai cronometristi della stessa città, alcuni decimi di differenza. Per chi si gioca una gara sul filo dei centesimi, un piccolo errore di sincronizzazione può costare la gara stessa. Conoscendo quindi l'orario teorico di passaggio a Modena, ottenuto sommando all'ora di partenza i tempi imposti di ogni settore, i concorrenti cercheranno di rispettarlo usando l'orologio, e non i cronometri come avviene per le P.A.
All'ora di passaggio al C.O. di Modena andrà quindi aggiungo il tempo imposto per transitare al C.O. successivo. L'apprendimento del meccanismo non è difficile, avviene dopo poche prove. Per fermare i cronometri sul "netto", cioè zero penalità, ci vuole molto, ma molto più tempo e numerosi tentativi. "


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